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Sud Sudan - Addis Abeba

Sud Sudan

contesto

Fondata il 9 luglio del 2011, la Repubblica del Sud Sudan è il paese più giovane del mondo. Tuttavia, i conflitti di Dicembre 2013 e Luglio 2016 ne hanno messo a repentaglio lo sviluppo raggiunto dopo l’indipendenza e hanno peggiorato la situazione umanitaria, causando un altissimo numero di morti e più di 4.3 milioni di sfollati sia internamente sia nei paesi vicini. Gli ultimi aggiornamenti delle Nazioni Unite riportano che circa 7 milioni di persone (più di metà della popolazione) erano in condizioni di insicurezza alimentare tra Maggio e Settembre 2018.

Il Sud Sudan è il paese più dipendente dal petrolio al mondo, costituendo quest’ultimo quasi metà delle esportazioni totali, e circa il 60% del PIL. Il PIL per capita del paese era di circa $1,111 per capita nel 2014, ed è sceso a meno di $200 nel 2017. Al di fuori del settore del petrolio, il sostentamento si basa su lavori di agricoltura e pastorizia poco produttivi e non retribuiti.

Il collasso economico del paese continua. Il deficit finanziario nell’anno finanziario 2018 è previsto al 4.4% del PIL a causa di una caduta nelle entrate del governo e ad aumentate spese legate alla sicurezza. La spesa in difesa va, infatti, a discapito della riduzione della povertà. La spesa in sicurezza, pubblica amministrazione e stato di diritto hanno costituito oltre il 70% del bugdet negli ultimi tre anni. Al contrario, la spesa in salute e istruzione costituisce circa il 6% della spesa totale del governo[1].

I nuovi accordi di pace firmati nel settembre 2018 non danno garanzie circa l’inizio di una nuova fase politica, che permetta quindi una lenta ma progressiva normalizzazione del paese che abbia effetti anche sulla popolazione sfollata dal conflitto.

[1] Fonte: Banca Mondiale, South Sudan Overview, Ottobre 2018, https://www.worldbank.org/en/country/southsudan/overview 

iniziative

Le priorità della Cooperazione Italiana continuano a essere di natura umanitaria, con l’erogazione di servizi sanitari e nutrizionali di base e la protezione delle fasce più vulnerabili come settori chiave d’intervento. L’approccio finora utilizzato, che risponde a esigenze prettamente emergenziali e legate al breve periodo, ha tuttavia posto le basi per interventi più strutturati e – per quanto possibile – volti a fornire maggiore sostenibilità. Il rafforzamento delle capacità gestionali e l’empowerment delle autorità locali e settoriali, grazie anche ad interventi pluriennali, vanno in tale direzione.

In tale cotesto, oltre agli 8 progetti Promossi co-gestiti con l’AICS Roma, la sede AICS Addis Abeba è fortemente impegnata a dare risposte di carattere regionale alla crisi umanitaria nel paese, promuovendo Iniziative a favore degli sfollati interni e dei rifugiati sud sudanesi nei paesi limitrofi (Etiopia, Uganda). In particolare, tramite 3 Programmi sul canale Emergenza Bilaterale, sono stati finanziati 16 progetti OSC (6 in Sud Sudan, 6 nel nord dell’Uganda e 4 in Etiopia) per un totale di circa 10 milioni di Euro, e sono previsti nei prossimi mesi ulteriori fondi sul canale Bilaterale. In supporto alle attività umanitarie portate avanti dalle OSC italiane, inoltre, l’AICS Addis Abeba è impegnata nella costruzione di strutture da adibire a dispensario/magazzino/ambulatorio all’interno del centro polifunzionale Usratuna, a Giuba, attualmente gestito dall’OSC OVCI.

Sul canale Multilaterale, infine, sono stati finanziati interventi volti a contrastare la carestia e insicurezza alimentare severa (UNICEF, 1 milione di Euro), con focus particolare sugli studenti delle scuole primarie e secondarie nelle aree più colpite del paese (PAM, 1 milione di Euro).

 

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